lunedì 30 settembre 2013

La sincope anossica.

E' il più rischioso incidente dell'apneista, è la conseguenza di apnee prolungate. Viene causato dalla brusca diminuzione della PpO2 avviene soprattutto nella risalita in superficie del sub negli ultimo 7 metri, è determinato da errori di valutazione.
Prima di iniziare l'immersione l'apneista effettua una lunga inspirazione, le pressioni parziali dei gas tenderanno ad aumentare a livello degli alveoli polmonari per effetto del'aumentata pressione ambientale. Per la legge di Dalton, secondo cui ogni singolo componente di una miscela gassosa si comporta in maniera del tutto indipendente dagli altri, anche la PpO2 in immersione aumenterà con l'aumentare della profondità agevolando gli scambi gassosi e causando la sensazione di benessere che l'apneista avverte in profondità.
Adesso durante l'immersione una parte dell'O2 verrà consumato dall'organismo come rifornimento energetico di tutte le cellule e la PpO2 si ridurrà proporzionalmente e se giunge a valori al di sotto di 50 mmHg, l'organismo reagirà con un meccanismo di autodifesa, di fronte alla crescente ipossia,che è la sincope anossica.
Si tratta di un tentativo estremo dell'organismo di proteggere la funzionalità dei propri organi vitali (il cervello prima di tutti), cercando di contenere al massimo i consumi, specie quelli dei muscoli.
Ora se il soggetto sincopato riesce a respirare nuovamente una volta emerso la situazione di pericolo verrà risolta, ma ben più grave sarà la vicenda se la respirazione riprende in acqua, difatti questo tentativo estremo di riprendere a respirare provoca l'entrata di acqua nei polmoni con conseguente annegamento.
Pertanto è opportuno non forzare mai le immersioni e non immergersi mai da soli.

sabato 28 settembre 2013

Nuotata a rana.

Tra i tipi di nuoto è la piu lenta e silenziosa per il recupero subacqueo delle braccia. Per gli apneisti è lo stile maggiormente impiegato durante le immersioni senza pinne.
Nel nuoto a rana in immersione, dal bordo vasca daremo un primo colpo di gambe partendo dal bordo vasca, quindi posizioniamo le braccia in maniera orizzontale con le mani che si toccano tra loro, un colpo di gambe a rana sfruttando al massimo l'inerzia del corpo durante lo scivolamento, quando le gambe si raccolgono è opportuno che i due piedi si sovrappongano  per evitare attrito, quindi una bracciata completa sfruttando al massimo l'inerzia e lo scivolamento. L'importante è cercare di mantenere autocontrollo e sfruttare l'inerzia e lo scivolamento del corpo.

Pesci tropicali


venerdì 20 settembre 2013

Alexey Molchanov record del mondo a Kalamata

Alexey Molchanov è, il nuovo Campione del MondoL' apneista russo dotato di eccellente tecnica, prestanza fisica, e forza mentale ha fissato il record del mondo a 128 metri in assetto costante a Kalamata Grecia. Con un tempo di immersione di tre minuti  e 38 secondi andata  e ritorno. Il precedente record era di 126 metri.
Di seguito riportiamo alcuni risultati conseguiti:
UOMINI
DONNE




Алексей Молчанов является новым чемпионом мира. "Русский дайвер с отличной техникой, атлетизм, и душевные силы установила мировой рекорд в 128 метров в постоянном весе в Каламата Греция. С погружением время три минуты и 38 секунд, чтобы вернуться. Предыдущий рекорд составлял 126 метров.
Вот некоторые результаты:
MEN
Золото: Алексей Молчанов, Россия 128 м;.
Серебро: Уильям Trubridge, Новая Зеландия 120 м;.
Бронза: Франции Гийом Нери 119 м;.
ЖЕНЩИН
Золото: Наталья Молчанова России 96 м;.
Серебро: Misuzu Окамото Японии 86 м;.
Бронза: Наталья Жаркова Украины 85 метров.




Alexey Molchanov is the new World Champion. The 'Russian diver with excellent technique, athleticism, and mental strength has set the world record in 128 meters in constant weight in Kalamata Greece. With an immersion time of three minutes and 38 seconds to return. The previous record was 126 meters.
Here are some results:
MEN
Gold: Alexey Molchanov, Russia 128 m.;
Silver: William Trubridge, New Zealand 120m.;
Bronze: France Guillaume Nery 119 m.;
WOMEN
Gold: Natalia Molchanova Russia 96 m.;
Silver: Misuzu Okamoto Japan 86 m.;
Bronze: Nataliia Zharkova Ukraine 85 m.


giovedì 19 settembre 2013

Iniziamo una nuova stagione di allenamenti.

Con il ritorno dalle ferie, e la riapertura delle piscine al chiuso è il momento di iniziare a pensare ad una nuova stagione di allenamenti per mantenersi in forma. Il nuoto per esempio è considerato una delle discipline più complete, non siamo completamente d'accordo su chi sostiene che il nuoto faccia dimagrire, piuttosto tonifica la muscolatura, essendo un esercizio aerobico e svolto in acqua modella il corpo.
Con il nuoto si possono allenare, muscoli, cuore, pomoni  e soprattutto la mente per mantenere la costanza nell'allenamento, naturalmente essendo uno sport simmetrico, favorisce uno sviluppo armonioso della muscolatura, tonificando braccia, spalle, cosce, glutei e addominali. Vengono coinvolti contemporaneamente un gran numero di muscoli: in questo modo l’allenamento è distribuito su varie fasce muscolari e produce una tonificazione equilibrata ed uniforme del corpo.
Naturalmente lavorando in acqua è come svolgere degli esercizi in assenza di gravità e senza pericolo di traumi o fratture.
Sarebbe opportuno nelle prime uscite stagionali un inizio leggero, con degli esercizi di riscaldamento e di stretching poi gradualmente un aumento del numero delle vasche.
I vantaggi per la salute sono molti, si và dall'ipertensione, ai problemi cardiovascolari, ed anche le donne in stato di gravidanza ne posso trarre dei benefici.

Scorcio di Noli Italia


Mare Talamone Italia


Mare Talamone


Mare Talamone


lunedì 16 settembre 2013

Successo Italiano nave Concordia in asse.

Successo Italiano, la nave Costa Concordia è di nuovo in asse. Le operazioni di rotazione della nave sono completate», dopo aver  superato la fase critica alle ore 02.30, quando erano stati aperti i cassoni per far entrare acqua e si è conclusa alle ore 04.00 circa del mattino.

Buone notizie anche sul fronte ambientale, non si sono verificati  sversamenti di liquidi, ed è stata evitata la temuta bomba ecologica.

domenica 15 settembre 2013

Nave Concordia Italia.

Sono iniziate alle ore 06.30 del 16 settembre 2013, le manovre di rotazione della Nave Concordia, un'operazione mai provata prima che ha dell'incredibile, questa mattina la Costa Concordia una nave da crociera della compagnia genovese Costa Crociere, naufragata il 13 gennaio 2012 all'Isola del Giglio, varata il 02 settembre 2005 della lunghezza di 290 metri, con 8,20 di pescaggio e costruita per conto della Fincantieri a Sestri Ponente Italia.



  • Studi sul clima sulla rotta di Magellano.

    Al fine di analizzare lo stato di salute dei mari, salinità  e temperature acque, il Veliero Adriatica, Pigafetta 500, con a bordo studiosi del CNR e velisti, è in corso una spedizione sulle rotte di Ferdinando Magellano esploratore e navigatore portoghese che circa 500 anni fà intraprese per conto della corona spagnola la circumnavivazione del globo terrestre.
    La missione partita il 07 settembre 2013 da Venezia, sotto il patrocinio dell'Unesco per l'anno internazionale dell'acqua.
    Uno degli studi che verrà eseguito grazie a delle particolari sonde, è la misura della salinità superficiale del mare, che tramite una centralina meteo, fornirà posizione, temperatura, umidità dell'aria, il vento e le correnti marine. Verranno poi analizzati e studiati i dati ottenuti per capire lo stato fisico degli oceani, la loro evoluzione e le ripercussioni meteo-climatologiche".

    Durerà dal mese di settembre 2013 sino ad aprile 2015 il veliero Adriatica farà 40 tappe: dall'Europa alle Molucche e ritorno, toccando Sudamerica, Polinesia e Africa del sud. La spedizione solcherà tre oceani e si svolgerà in 610 giorni, di cui 350 di navigazione, oltre 38mila miglia in 20 Stati dei cinque continenti. Tra le traversate più impegnative quelle di Praia (Capo Verde) 900 miglia, e Recife 1.560 miglia.

    Tra i luoghi più significativi, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Bahia Blanca dove si festeggerà il Capodanno 2014, la Terra del fuoco a Capo Horn e la Patagonia, l'Isola di Pasqua, l'oceano Indiano lungo l'equatore toccando Christmas, in Madagascar.




    In order to analyze the state of health of the seas, salinity and water temperature, the sailing ship Adriatic, Pigafetta 500, carrying scholars of the CNR and sailors, there is an ongoing delivery on the routes of Ferdinand Magellan the Portuguese navigator and explorer that about 500 years ago undertaken on behalf of the Spanish crown the circumnavivazione the globe.
    The mission game September 7, 2013 from Venice, under the patronage of UNESCO for the International Year of Freshwater.
    One of the studies that will run through the particular probes, is the measure of the surface salinity of the sea, via a weather station, will provide location, temperature, air humidity, wind and sea currents. Will then be analyzed and studied the data obtained in order to understand the physical state of the oceans, their evolution and the impact of weather-climatic. "

    It will last from the month of September 2013 until April 2015, the ship will Adriatica 40 stages: from Europe to the Moluccas and back, touching South America, Polynesia and South Africa. The expedition will sail three oceans and will take place in 610 days, of which 350 navigation, over 38 thousand miles in 20 countries on five continents. Among the most challenging those crossings of Praia (Cape Verde) 900 miles, 1560 miles and Recife.

    Among the most significant places, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Bahia Blanca where you will celebrate New Year's Eve 2014, the Tierra del Fuego to Cape Horn and Patagonia, Easter Island, the Indian Ocean along the equator touching Christmas, in Madagascar.






    Um den Gesundheitszustand der Meere, Salzgehalt und Wassertemperatur, das Segelschiff Adria, Pigafetta 500, die Durchführung Gelehrten des CNR und Matrosen zu analysieren, gibt es eine laufende Lieferung auf den Strecken von Ferdinand Magellan die portugiesische Seefahrer und Entdecker, dass über 500 Jahre vor im Namen der spanischen Krone die circumnavivazione den Globus durchgeführt.
    Die Mission Spiel 7. September 2013 in Venedig, unter der Schirmherrschaft der UNESCO zum Internationalen Jahr des Süßwassers.
    Eine der Studien, die durch die jeweiligen Sonden ausgeführt wird, ist das Maß für die Oberfläche Salzgehalt des Meeres, über eine Wetterstation, liefert Position, Temperatur, Luftfeuchtigkeit, Wind und Meeresströmungen. Wird dann analysiert und untersucht werden, die erhaltenen Daten, um den physischen Zustand der Ozeane, ihre Entwicklung und die Auswirkungen von Wetter-Klima zu verstehen. "

    Es wird aus dem Monat September 2013 bis April 2015 dauern, wird das Schiff Adriatica 40 Stufen: von Europa nach den Molukken und zurück, berühren Südamerika, Polynesien und Südafrika. Die Expedition wird segeln drei Ozeane und findet im Jahre 610 Tage, von denen 350 Navigation, über 38.000 Meilen in 20 Ländern auf fünf Kontinenten. Unter den schwierigsten diese Kreuzungen von Praia (Kap Verde) 900 Meilen, 1560 Meilen und Recife.

    Zu den wichtigsten Orten, berühren Rio de Janeiro, Buenos Aires, Bahia Blanca, wo Sie Silvester 2014 die Feuerland bis Kap Hoorn und Patagonien, der Osterinsel, dem Indischen Ozean entlang des Äquators feiern Weihnachten, in Madagaskar.

    Rotazione della nave Concordia Italia.

    Partirà domani lunedì 16 settembre 2013 la rotazione della nave Costa Concordia, anche in considerazione delle buone condizioni meteo, si prevede mare calmo e giornata soleggiata, direzione e intensità del vento e di altezza delle onde, compatibili con l'altezza delle onde.
    Dall'Isola del Giglio 500 persone tenteranno un'operazione mai provata prima e denominata di  parbuckling della nave Costa Concordia.
    Dopo un lavoro immane di studio, progettazione e lavoro di preparazione, domani mattina inizieranno le operazione di rotazione attese dal fatidico 13 gennaio 2012 data del naufragio dove ci furono 32 vittime.

    sabato 14 settembre 2013

    Michele Tomasi

    Questa  mattina a Riva del Garda l'atleta Michele Tomasi tenterà di battere due record mondiali CMAS di Apnea, Assetto costante Con attrezzi e Assetto Costante senza attrezzi il tutto in massimo un'ora.

    venerdì 13 settembre 2013

    Pesci tropicali.


    Pesce tropicale.


    Pesci tropicali


    Pesci tropicali


    Murena


    Vive nei mari tropicali con temperature calde, sono facili da trovare durante le immersioni in vicinanza delle barriere coralline, la sua presenza è rara nel Mediterraneo.
    E' dotata di denti lunghi ed appuntiti, sono pericolose per i loro morsi e perchè ruotando la testa tendono a strappare la preda.
    Di solito sono di colore bruno, sono piuttosto grandi e possono raggiungere la lunghezza di tre metri in alcune specie.
    Anche se è una specie piuttosto aggressiva, costituisce leggenda la storia secondo cui nell'antica Roma gli i "Romani" nutrissero le murene nei vivai con degli schiavi.

    martedì 10 settembre 2013

    Tartaruga marina.


    Tartarughe marine.

    Sono 100 mila gli esemplari di tartarughe marine che muoiono ogni anno nel Mediterraneo a causa di catture accidentali, inquinamento, traffico nautico e scomparsa dei siti di nidificazione. La denuncia è del Centro turistico studentesco che il 4 agosto ha celebrato il "Tarta Day", la giornata dedicata all'animale.
    I pericoli - Il principale pericolo per questa specie, sono le catture accidentali durante le attività di pesca professionale ma anche il traffico nautico, particolarmente intenso nel Mediterraneo.

    Secondo una stima dell'Unione petrolifera, nel Mediterraneo finisce ogni anno un milione di tonnellate di idrocarburi. Altri fattori che mettono a rischio le tartarughe marine sono la pressione demografica sul bacino che riduce i siti di nidificazione: in Italia si registrano ogni anno, mediamente, appena 3-5 nidificazioni che si concentrano nelle isole Pelagie (Linosa e Lampedusa) e lungo la costa ionica della provincia di Reggio Calabria.

    Inquinamento marino

    Il rapporto di Goletta Verde è inquietante, dopo due mesi di viaggio attorno all'Italia per la nave di Legambiente, che ha identificato 130 punti di costa con emissioni fognarie non depurate, quasi il 50% dei punti monitorati con valori batterici ben oltre i limiti di legge. Alla Campania la maglia nera, meglio la Liguria.

    Esiste ancora troppa "maladepurazione" in Italia: questa la conclusione del viaggio compiuto da Goletta Verde di Legambiente che per due mesi ha circumnavigato lo Stivale, compiendo 34 tappe. Sono 130 i campioni risultati inquinati dalla presenza di scarichi fognari non depurati - uno ogni 57 km di costa - sul totale delle 263 analisi microbiologiche effettuate. In pratica quasi il 50% dei punti monitorati lungo i 7.412,6 km di territori costieri toccati dall'imbarcazione ambientalista.

    Il 90% dei punti inquinati sono stati prelevati alle foci di fiumi, torrenti, canali, fiumare, fossi o nei pressi di scarichi di depuratori malfunzionanti, che si confermano i nemici numero uno del nostro mare. Nessuna regione - fa notare il rapporto, presentato alla stampa da Legambiente e dal partner Coou (Consorzio obbligatorio degli oli usati) - è risultata indenne dall'attacco della mala depurazione. Dei 130 risultati oltre i limiti, 19 sono in Campania, 17 in Puglia, Calabria, Lazio, 12 in Sicilia, 11 in Liguria. 
    Speriamo che in futuro si possano realizzare sistemi efficienti e moderni per poter difendere fiumi e mari, che sono una vera grande risorsa del nostro paese.

    Il mancato o inadeguato trattamento dei reflui fognari - spiega lo studio - riguarda ancora 24 milioni di abitanti, che scaricano direttamente in mare o indirettamente attraverso fiumi e canali utilizzati come vere e proprie fognature. La criticità non riguarda soltanto i comuni costieri, ma anche quelli dell'entroterra, per la cronica carenza di impianti e l'apporto del carico inquinante dei reflui che non sono adeguatamente trattati dagli impianti in attività, perchè obsoleti o malfunzionanti.

    Il monitoraggio di Goletta Verde ha rilevato inoltre che "molto spesso foci di torrenti e fiumi vengono fruiti da bagnanti ai quali ancora non viene garantita una corretta informazione. Sul totale delle foci e dei canali risultati inquinati e fortemente inquinati il 40% viene dichiarato balneabile dal Portale della Acque del Ministero della Salute. Il 35% dei punti presi in analisi, inoltre, risultano del tutto non campionati dalle autorità preposte anche se spesso questi tratti, pur trovandosi in corrispondenza di foci e canali, sono comunque frequentati da bagnanti". Motivo per cui - sostiene Legambiente - è imperativo che le autorità introducano o intensifichino i controlli anche in prossimità di queste possibili fonti di inquinamento. Invece, dei tratti di mare definiti dal Portale come non balneabili per motivi di inquinamento, mancano nel 18% dei casi i cartelli di divieto di balneazione. 

    Inquinamento marino.

    Un mare di plastica. Non è un modo di dire, ma un accertamento statistico: il 94% dei macro rifiuti galleggianti nel Tirreno è plastica, soprattutto buste, bottiglie, cassette di polistirolo e frammenti plastici. Sono i risultati del monitoraggio compiuto dalla Goletta Verde di Legambiente e dall'Accademia del Leviatano nei mesi scorsi, utilizzando il protocollo scientifico elaborato da Ispra e dal dipartimento di Biologia dell'università di Pisa. In totale sono stati analizzati oltre 3.000 chilometri di tratte marine prendendo in considerazione i rifiuti galleggianti più grandi di 25 centimetri. Il record spetta al Tirreno centro-meridionale con 13,3 detriti ogni chilometro quadrato, contro i 5,1 del Tirreno centro-settentrionale, i 2,1 della tratta Livorno-Bastia e i 2,4 della tratta Fiumicino-Ponza.

    E' un problema mondiale. Il Programma ambiente delle Nazioni Unite segnala che la plastica rappresenti dal 60 all'80% del totale dei rifiuti in mare, con punte del 90-95% in alcune regioni. E nel Pacifico, tra le Hawaii e la California è emerso un settimo continente: un continente di plastica, un'isola spazzatura aggregata nel corso dei decenni dal gioco delle correnti, dalla potenza del vortice subtropicale del Nord Pacifico. Sfuggendo ai radar della nostra attenzione quotidiana, parte dei 300 milioni di tonnellate di plastica prodotti ogni anno si dà appuntamento al largo delle coste americane, nella più grande discarica galleggiante del pianeta.

    Anche nel Mediterraneo questa presenza è molto diffusa. Per ridurre i danni (con il passare dei decenni si formano coriandoli di plastica che vengono scambiati per cibo dagli abitanti del mare andando così a seminare disastri lungo l'intera catena alimentare) nel convegno sulle bioplastiche organizzato questa mattina a Roma dal Kyoto Club si propone di allargare l'esperimento italiano di bando delle vecchie buste di plastica.

    L'Italia fino al 2010 era il primo paese europeo per consumo di sacchetti di plastica usa e getta, con una percentuale di consumo pari al 25% del totale commercializzato in Europa, e solo grazie all'entrata in vigore del bando sugli shopper non biodegradabili ha ridotto questa percentuale.

    Tra l'altro lo sforzo italiano nel campo delle bioplastiche si sta rivelando un caso da manuale di green economy: siamo arrivati prima degli altri alla tecnologia, abbiamo legiferato prima, abbiamo la possibilità di rilanciare un intero settore economico (riconversione di segmenti dell'industria plastica, aumento di occupazione agricola per la filiera di alimentazione).

    lunedì 9 settembre 2013

    Svuotamento della maschera.

    E' un esercizio che psicologicamente può aiutare l'apneista in caso di incidente in acqua, ovvero in quelle situazioni in cui potremmo trovarci la maschera piena di acqua, per provare questo esercizio bisogna zavorrarci con una cintura e dei pesi, quindi ci mettiamo in ginocchio sul fondo ed allaghiamo la maschera staccandola dal viso.
    Le mani avvolgeranno la maschera esercitando una pressione nella parte superiore, ed un allentamento in quella inferiore.
    L'uscita dell'acqua dalla maschera completamente allagata, si ottiene emettendo aria dal naso senza evitare degli sprechi.
    L'aria salendo verso l'alto, non potendo uscire occuperà sempre maggiore spazio determinando l'espulsione dell'acqua.
    L'unica via di uscita dell'acqua è nella parte inferiore, che si potrà raggiungere solo immettendo aria nella maschera, tenendo presente di dover controllare il risparmio energetico.

    La capovolta.

    E' il gesto atletico che precede l'entrata nel mondo subacqueo, la sua corretta esecuzione è determinante per il buon esito dell'immersione, ne esistono di vari tipi:
    Capovolta in stile o a squadra:
    è la più utilizzata dalla maggior parte dei subacquei:
    esecuzione:
    in posizione orizzontale sull'acqua, bisogna cercare il massimo rilassamento, rimanendo immobili, sostenuti dalla spinta idrostatica, da una leggera pinneggiata e respirando con il boccaglio;
    le gambe devono rimanere unite, mentre le braccia rimangono distese in posizione orizzontale, un attimo prima di iniziare l'esercizio con un braccio si allontana il boccaglio che ci ostacolerebbe nell'immersione, quindi le braccia si portano indietro a pelo dell'acqua dando una passata a pelo dell'acqua della massima efficacia;
    il busto viene spinto verso il basso e le gambe si sollevano verso l'alto, questa è un'operazione che dura normalmente due o tre secondi, si deve raggiungere la verticale in acqua, con le gambe ancora fuori dall'acqua, quindi verremo spinti naturalmente per il peso del corpo in acqua.

    Capovolta a forbice:
    Questa tecnica consiste nello spingere il busto verso il basso alzando contemporaneamente una sola gamba, non appena il busto e la gamba alzata si sollevano, anche l'altra gamba si solleverà naturalmente sino ad allineare le gambe.
    Questa tecnica detta comunemente "alla pescatora" permette una manovra più fluida e meno dispendiosa della prima, un affondamento con meno sforzo, senza la necessità di muovere le braccia per stabilizzare il corpo  e quindi minore consumo di ossigeno.
    Naturalmente bisogne evitare di iniziare la pinneggiata quando le gambe sono ancora fuori dall'acqua, o di non allineare correttamente le gambe a 90 gradi.

    domenica 8 settembre 2013

    Record mondiale cinquanta ore sotto il lago di Como.

    E' stato battuto il record mondiale di immersione continua, con il tempo di 50 ore a 10 metri di profondità nelle acque del lago di Como, da parte dell'atleta Danilo Bernasconi sub comasco di 33 anni. L'immersione iniziata venerdì 6 settembre alle ore 08.00 al lido di Faggeto Lario (Como) dopo vari mesi di preparazione. Durante le 50 ore trascorse in acqua Bernasconi ha indossato una speciale tuta riscaldata con maschera granfacciale che gli ha permesso di alimentarsi con del cibo semiliquido e di parlare grazie ad un comunicatore con altri sub che si sono alternati a fargli compagnia sott'acqua e con lo staff in superficie.
    Bernasconi è rimasto per la magggior parte del tempo fermo in una zona del fondale davanti al lido di Faggeto Lario allestita con tavolo e panche per le telecamere della diretta streaming. Ha giocato a dama, ha fatto stretching e yoga, ha dato da mangiare ai pesci, dopo 50 ore ha portato  a termine l'impresa.

    giovedì 5 settembre 2013

    La pinneggiata

    Le pinne consentono di ottenere al subacqueo di ottenere con movimenti lenti ed ampi degli arti inferiori, un avanzamento in superficie ed immersione, proporzionato alle masse muscolari e ad una corretta impostazione.  Con le pinne il subacqueo acquista idrodinamicità  e si riduce la fatica necessaria alla propulsione. La pinneggiata di base deve essere fluente, e viene effettuata grazie ai movimenti dell'anca ed alla forza dei muscoli delle gambe, il piede deve essere disteso e la gamba leggermente flessa rispetto al ginocchio, il ritmo della pinneggiata dovrà essere lento ed in sintonia con la respirazione.
    Il movimento delle pinne non deve essere molto ampio ma  armonico ed equilibrato.
    La pinneggiata richiede comunque del tempo per essere fatta correttamente e bisogna evitare di piegare le ginocchia, evitare che si arrivi a "sbandierare" con le pinne a causa di una minore forza nelle gambe.
    Mentre si affonda la pinna in acqua bisogna spingere con l'alluce del piede e quando si recupera bisogna spingere con il mignolo del piede.