Nei casi di acqua aspirata nei polmoni, l'acqua dolce è più pericolosa di quella salata, perchè sono diverse le conseguenze a livello del sangue, (difatti l'annegamento può avvenire non soltanto per un fenomeno meccanico (asfissia determinata dall'acqua nei polmoni), ma anche ematochimico.
Quando l'acqua dolce viene aspirata nei polmoni, gli alveoli la assorbono e si riversa sul sangue , causando un abbassamento della concentrazione di sodio e di calcio.
Ne deriva un danno irreparabile ai globuli rossi, un aumento della quantità di potassio che provoca fibrillazione cardiaca, che si estende ai ventricoli e può portare direttamente alla morte. Inoltre l'emolisi (rottura dei globuli rossi) crea una situazione di anemia che rende difficile la ripresa.
Anche l'acqua di mare viene assorbita dagli alveoli dei polmoni, ma poichè l'acqua di mare è ricca di sali, il sangue non viene diluito come con l'acqua dolce, bensì subisce un aumento della concentrazione salina. Non si produce fibrillazione cardiaca ma la morte avviene per asfissia.
A causa di questo differente assorbimento dell'acqua aspirata, se il soccorso non è tempestivo, la morte sopraggiunge in pochi minuti da 2 a 6 se in acqua dolce e da 6 a 8 se in acqua di mare.
Quindi l'annegamento in acqua dolce è molto più rapido, la differenza di tempo influisce sulle possibilità di soccorrere i malcapitati.
Nessun commento:
Posta un commento