lunedì 29 aprile 2013

Tachicardia

E' l'aumento della frequenza dei battiti cardiaci (oltre i 70-80 al minuto).

Può verificarsi in numerose condizioni fisiologiche, sotto sforzo, emozioni, durante la digestione, quando ci si alza bruscamente dal letto.
Nel subacqueo prima dell'immersione si avrà una tachicardia transitoria dovuta alla ventilazione più marcata, se è stata effettuata l'iperventilazione, mentre quella successiva all'imemrsione è una tachicardia compensatoria, la cui intensità dipende dal tempo d'immersione.

La frequenza cardiaca è maggiormente influenzata durante un immersione in apnea:
l'età, i soggetti più giovani  hanno una brachicardia maggiormente elevata (vagotonici) mentre i soggetti meno giovani lo sono meno (simpaticotonici);
la frequenza e l'intensità dell'allenamento, nella subacqua come in altri sport, permette una brachicardia più intensa;
lo sforzo fisico provoca tachicardia;
la temperatura dell'acqua fredda, provoca vasocostrizione periferica e conseguente tachicardia;
particolari condizioni ambientali e stati patologici, possono creare apprensione o emozioni possono dare tachicardia.

Brachicardia

Per definizione è la riduzione della frequenza dei battiti cardiaci (45-50 al minuto).
Alcune persone sin dalla nascita e per tutta la vita presentano una brachicardia fisiologica costituzionale, difficilmente influenzabile dalle emozioni o da fattori esterni.

A seguito dell'allenamento fisico intenso e prolungato, si verificano degli adattamenti cardiocircolatori (cuore d'atleta).
La brachicardia acquisita è anche quella del subacqueo in immersione, che provoca una vasocostrizione periferica (riflesso d'immersione).
La brachicardia inizia nei primi secondi per giungere alla massima intensità a partire dai 20 secondi di immersione e termina alla ripresa della ventilazione normale in emersione con un aumento della frequenza cardiaca.

Durante la permanenza sul fondo la brachicardia permane e presenta un'intensità indipendente dalal profondità raggiunta.

Accessori per il nuoto

Per nuotare è indispensabile avere un costume ed una cuffia per capelli (sono obbligatorie per poter accedere in acqua), a seconda delle persone potremmo utilizzare degli occhialini.
Inoltre esistono in commercio alcuni accessori che possono tornarci utili a seconda del tipo di allenamento e del grado di preparazione;
palette per le mani servono per poteziare la forza muscolare delle braccia, anche se in piscina sono sconsigliabili quelle in plastica rigida, ma sono da preferire i guanti palmati;
pull buoy, per sostenere le gambe ed esercitare esclusivamentele braccia;
tavoletta viene utilizzata per sostenere il galleggiamento delle braccia in modo da utilizzare solo le gambe;
pinnette per il nuoto in piscina si usano solo quelle di piccole dimensione, servono ad incrementare la velocità ed il movimento dele gambe, stimolano soprattutto i quadricipiti ed i femorali a beneficio del complessivo allenamento cardiovascolare
pinnette e palette vanno utilizzate con attenzione (in vasca potremmo involontariamente toccare altre persone.

domenica 28 aprile 2013

Cosa ci spinge a praticare l'apnea

Sono delle motivazioni inconsce, uscire dalla vita usuale, ricercare delle emozioni nuove, cercare delle emozioni nuove, nel profondo azzurro.
E' il desiderio di essere un esploratore, un ricercatore dell'ignoto.
Per poter affrontare delle immersioni in  apnea, bisogna ricercare un compagno e come regola base, uno si immerge  el'altro dall'alto lo controlla dalla superfice, pronto ad intervenire in caso di difficoltà.
Per prevenire qualsiasi tipo di incidente, la coppia di apneisti deve essere omogenea come livello di esperienza, e quindi non superare il livello di profondità massimo che può raggiungere "il meno bravo dei due" .
Naturalmente dobbiamo avvicinarci all'apnea per la ricerce del benessere interiore.

Alimentazione nel nuoto

Ogni atleta anche in basa alla sua esperiena dovà trovare un giusto equilibrio, tra l'apporto alimentare e l'esercizio fisico. Per allenarsi in piscina bisogna equilibrare due esigenze, assicurare all'organismo l'energia utile attraverso l'apporto di carboidrati complessi, ed evitare che i processi digestivi siano ancora in corso durante l'allenamento, per evitare il pericolo di congestioni.
Se si vuole nuotare in mare, bisogna ricordare la vecchia e mai dimenticata regola di non immergersi prime di tre ore dalla fine del pasto, evitando cibi elaborati, grassi o alcolici, ma preferendo frutta verdura e carboidrati.
Durante una giornata al mare è preferibile mangiare poco e spesso, bere molta acqua anche se non si hà sete, facendo attenzione a dei campanelli d'allarme quali brividi di freddo, disorientamento, dolori allo stomaco, crampi, in questi casi è meglio uscire subito dall'acqua.
Spesso non ce ne accorgiamo ma quando nuotiamo, si suda e si perdono dei liquidi, alcuni atleti sono soliti reintragare i sali minerali persi con delle bevande, soprattuttose vengono svolti dei carichi di lavoro impegnativi.

Proviamo ora ad illustrare alcune tabelle per gli allenamenti:

Se si nuota nel tardo pomeriggio,  un pasto impiega 3-4 ore per essere digerito, perciò se si mangia alle 13 e si và in piscina verso le 18, avremmo completato la digestione da 1 - 2 ore, ora affrontare un impegno fisico prolungato, può causarci un calo di zuccheri eccessivo, affaticandoci, alchè è opportuno fare una piccola merenda 1/2 ora prima dell'allenamento, naturalmente sarà opportuno ingerire alimenti leggeri ma nutrienti, frutta disidratata, un thè o una spremuta, , barrette multicereali, oppure 2 o 3 fette biscottate con del miele.

Se si nuota in pausa pranzo, se si salta il pasto di mezzogiorno, bisogna riorganizzare la giornata con una colazione abbondante e ricca, latte, yogurt, pane, miele, frutta, e poi fare uno spuntino sostanzioso a metà mattina, craker 50 grammi di  bresaola, formaggi freschi (più digeribili)  e poi al rientro in ufficio frutta fresca e bevande.

Se si nuota dopo cena, bisogna cercare di equilibrare l'assunzione di cibo con una giusta distanza con l'inizio dell'allenamento, non bisogna rimandare tutta la cena al rientro dall'allenamento perchè la digestione sarebbe difficile e si dormirebbe peggio, ne si può concentrare tutta la cena due ore prima dell'allenamento, perchè la digestione coinciderebbe con il momento di maggior sforzo dell'allenamento. Allora dividiamo la cena con due piccoli pasti, uno prima (ad esempio una porzione di pasta o di riso) e l'altro al termine dell'allenamento (prosciutto cotto, formaggio, verdura, eventualmente del latte).

Dopo l'allenamento in vasca. Stato di benessere.

Dopo aver finito le serie in acqua, il nostro corpo non smette di lavorare,  cominceremo a sentire i benefici del nuoto, le endorfine che si liberano creandoci uno stato di benessere, la circolazione sanguigna che che con maggiore facilità raggiungerà la periferia del nostro organismo.
Questo stato di benessere continua per qualche ora anche in funzione del carico di allenamneto al quale ci siamo sottoposti.
Di solito è necessario un periodo di riposo dopo un allenamento, e per facilitare il recupero sarà necessario tenere d'occhio l'alimentazione, consumando carboidrati e proteine.
Noi consigliamo alcuni alimenti tra i quali, miele, pane bianco, patate, cereali, craker, uva, banane (sono ricche di potassio e prevengono i crampi), riso.
E' preferibile assumere uno spuntino poco dopo l'allenamento per favorire il recupero muscolare.
SI può comunque assumere una bevanda per sportivi, per reintegrare i liquidi che avremmo perso con la sudorazione.

sabato 27 aprile 2013

Benefici del nuoto

Avvicinarsi all'apnea significa soprattutto amore per l'acqua e per il mare, ma bisogna prima avere una buona dimestichezza con il nuoto, che ci permetterà di sviluppare una buona coordnazione sul  piano muscolare e delle motivazioni sul piano mentale.
Talvolta si sente dire che si nuota con la mente, ed in parte è vero perchè la coordinazione che richiede il nuoto scaturisce dalla volontà e dall'applicazione.
Ora durante il nuoto potremmo sviluppare la parte muscolare, i polmoni  e la mente.
Bisogna dire che il nuoto tonifica la muscolatura rallentando l'invecchiamento muscolare e favorisce la preservazione delle capacità motorie e fisiologiche, previene alcune malattie quali la "osteoporosi",

Vincere la paura

Talvolta quando si parla di "paura dellacqua", si pensa a delle fobie infantili, anche se i bambini sono porati a stare in acqua e possiedono capacità di apprendimento. Un pò diverso è se si inizia a nuotare da adulti, ne subentra un acerta diffidenza verso l'acqua, come la paura di affogare e di non riuscire a respirare.
L'unico consiglio possibile è quello di lasciarsi andare, di solito gli adulti tendono a contrarre i muscoli a fare dei movimenti veloci e forzati, una rigidià che contrasta il galleggiamento.
Per gli adulti che non sanno ancora nuotare e non riescono a vincere la paura possiamo consigliare di provare a galleggiare da fermo, oppure tenendo i piedi sulla scaletta immergersi sino al viso.
Qundi bisogna cercare il galleggiamneto in posizione orizzontale  e verticale.
Una regola comune una volta andati al mare è quella di  nuotare in compagnia e di evitare gli scogli o di andare a largo, evitando di entrae in acqua con la bandiera rossa o con onde alte.

Sport e salute e bellezza

Il nuoto è uno sport affascinante, impegnativo, utile e salutare, sempre più consigliato in campo sanitario.
I movimenti in acqua non provocano particolari sollecitazioni alle ossa e alle giunture, visto che l'acqua tende a sostenere il nostro corpo per il "Principio di Archimede".
E' indicato praticamente  a tutti, anche dopo aver subito dei traumi o a persone diversamente abili.
Ma le persone che si avvicinano al nuoto lo fanno anche lo sviluppo armonico di cui beneficia il corpo.
E' uno spor aerobico che permette di bruciare  grassi e calore.
Bastano poche vasche per permettere di sviluppare la muscolatura, in modo armonico, spalle, cosce  e dorso.
Portamento eretto, spalle larghe e fisico asciutto, praticamente il sogno di ogni persona, muscoli tonici e allungati, sono questi i benefici del nuoto.
Chi pratica nuoto si vede, i suoi benefici sono davvero molti. 

Occhio e vista

L'immersione in acqua ci costringe a doverci adattare ad una dimensione nuova che provoca delle modificazioni anche a livello della vista.
Immergendoci potremmo constatare che gli oggetti ci risulteranno ingranditi;
le distanze accorciate;
avremmo una riduzione del campo visivo e della profondità del campo;
perdita dei colori e progressivamente della luce.

Quindi non preoccuppiamoci se alle prime uscite vedremmo le nostre mani più grandi del solito e dei pesci enormi.

Alcuni colori vanno a scomparire con la profondità il rosso scompare  a -7 mt, l'arancione  a-15 il giallo a -25 mentre nelle profondità è visibile solo il blu.

Ma dobbiamo tenere anche conto che le acque limpide potrebbero falsare la "stima delle distanze".

Mentre le acque torbide possono influenzare i colori, grande differenza la verifichero tra un immersione in un lago o nell'acqua marina.

Termoclino (questo sconosciuto).

Si manifesta in alcuni mari soprattutto nei mesi estivi, con una vera e propria stratificazione nei primi 20 mt. di profondità con sbalzi di temperatura tra i diversi strati.
Adesso se ci immergeremo in acqua a corpo libero e proveremmo ad iniziare la nostra discesa avremmo modo di assaporare queste splendide sensazioni, l'abbraccio con il mare, immersi nel blu e con la nostra sfida nel ricercare la profondità, avvertiremo una sensibile diminuzione di temperaura tra la superficiè marina riscaldata nelle giornate di sole e la profondità marina che poi diventerà davvero notevole oltre i venti metri.

Ma andiamo con ordine dobbiamo soprattutto pensare al nostro allenamento in piscina e non vorremmo di certo avere i crampi in mare alla prima uscita.

Temperatura dell'acqua e spessore della muta.

Abbiamo detto in precedenza che per le prime uscite cercheremo di fare delle uscite in acque calde, con mare calmo e buona visibilità, per cercare di essere a completo agio in acqua e ricercare il massimo del benessere.
Ma l'acqua ha un'ottima capacità di far perdere calore, difatti i motori sono tradizionalmente raffreddati ad acqua e non più ad aria come avveniva in passato, ne deriva che il nostro corpo in acqua si raffredderà con maggiore facilità rispetto all'aria, pertanto sarà nostra cura ricercare una muta dello spessore idoneo a farci trattenere il calore.

Pressione in immersione.

Al livello del mare la pressione è pari ad 1 atm., immergendoci in acqua la pressione aumenta gradualmente all'aumentare della profondità tanto che a -10 mt di profondità la pressione sarà di 2 atm., che si raggiungono sommando la pressione esterna di 1 atm ed 1 atm per i -10 mt di profondità.
Come abbiamo visto i liquidi sono incomprimibili, mente i  gas riducono il loro volume, pertanto i polmoni ridurranno il loro volume alla metà.
Per il torace la compensazione avviene abbastanza facilmente per la sua elasticità, mentre un discorso a parte dovrà essere effettuato per l'orecchio, al cui compensazione non è automatica.
Ma della compensazione parleremo maggiormente più avanti.

Principio di Archimede (perchè al mare è più facile galleggiare).

Un corpo immerso in un fluido in stato di quiete, riceve una spinta verso l'alto uguale al peso del fluido spostato.
Pertanto corpi con peso secifico elevato affondano, mentre corpi con peso specifico inferiore galleggiano.
Allo stesso modo se ci immergeremo in acqua, riceveremo una spinta verso l'alto, il basa al Principio d'Archimede.
L'acqua dolce ha un peso specifico uguale a 1,000, l'acqua marina a 1,026 per questo in mare si gode di maggiore galleggiabilità.
Il corpo umano ha un peso specifico superiore a quelll dell'acqua, ma dispone di organi interni pieni d'aria, (polmoni ed intestino), pertanto a polmoni pieni deve gallegiare, viceversa svuotando i polmoni dall'aria contenuta affonda.
Il volume dell'aria contenuta nei polmoni dell'apneista, in fase di discesa diminuisce secondo la legge di Boyle, rendendo il corpo più "pesante" e facilitando la sua immersione.
L'apneista deve tenere in grande considerazione questi fenomeni, normalmente si è "positivi" con peso specifico minore dell'acqua sino a -8 mt, poi superando tale quota, il volume dell'aria diminuisce rendendo il peso specifico del corpo umano superiore a quello dell'acqua e facilitando l'immersione.
Naturalmente dovremmotener conto della tuta in neoprene e dei pesi.

Legge di Henry

A temperatura costante la quantità di un gas si scioglie in un liquido è proporzionale alla Pp che il gas esercita sul liquido stesso.
Legge che regola il passaggio dei gas respiratori dall'aria alveolare (stato gassoso) al sangue (stato di soluzione) e viceversa, e aiuta a comprendere il comportamento dei gas durante la respirazione.
Il nostro corpo è composto in gran parte da liquidi.
L'aossigeno, presente nell'aria inspirata a livello degli alveoli polmonari, si scioglie nel sangue venoso, dove si trova ala Pp più bassa che nell'aria, trasformando il sangue arterioso ricco di ossigeno che viene poi ceduto ai tessuti, sempre in base al grado di pressione iniziale.
L'anidride carbonica si comporta in modo contrario passando dai tessuti dove viene prodotta, al sangue e da questi attraverso la parete alveo-polmonare nell'aria espirata.
Il coefficiente di solubilità dell'anidrite carbonia è di 20 volte superiore a quello dell'ossigeno.

Legge di Dalton

E' fondamentale per la comprensione dei fenomeni che si verificano nell'organismo di un apneista durante un'immersione specie se ad elevata profondità.
La Legge di Dalton afferma che, in una miscela di gas, ogni componente partecipa alla pressione totale in modo proporzionale alla sua presenza percentuale, la presisone di ogni componente si dice pressione parziale del componente stesso.
Avendo quindi una miscela di gas ad una certa pressione la Pp dei singoli componenti si trova moltiplicando la pressione totale per le rispettive percentuali divise per cento.
E' importante conoscere questi fenomeni perchè la Pp di un gas influenza gli effetti biologici del gas stesso, e le sue interazioni con il corpo umano provocando effetti sul metabolismo variabili a seconda delle Pp a cui il gas è disponibile. Variando la pressione rimane invariata la percentuale dei gas componenti il miscuglio. Con il variare della pressione dell'aria, varierà anche la Pp dei singoli gas componenti il miscuglio ma con le loro percentuali.
Ad esempio a 2 atm l'ossigeno avrà una Pp pari a circa il 20% del totale (0,4 atm pari a circa 304 mmHg), l'azoto invece avrà una Pp pari a circa l'80% del totale (1,6 atm/1,216 mmHg) secondo la formula:
PpN2 = 2x80/100 = 1,6 atm = 1,216 mmHg
PpO2 = 2 x 20/100 = 0,4 atm = 304 mmHg
L'ossigeno è presente nell'aria in una percentuale pari acirca il 20 % e puo essere respirato ed assimilato dal nostro organismo a livello polonare, con una pressione parziale minima di 100 millibar (75 mmHg).
Ciò significa che se l'aria respirata avesse la pressione di 1 atm )PpO2 pari  a200 millibar = 152 mmHg) si potrebbe estrarre metà dell'ossigeno fino alla pressione limite di 60 mmHg, in profondità, dove la PpO" si innalza, gli scami gassosi sono facilitati. Questo fenomeno, apparentemente favorele all'apneista lo espone al richio di una sincope innrisalita.
Considerando un subacquo con una capacità polmonare di litri 6 che si immerge ad un profondità di -30 mt. La presisone esterna e quella intrapolmonare passano da 1  a 4 ata id il volume polmonare si riduca ad 1/4 (1,5 lt), la pressione dell'ossigeno è aumentata a 636 mmHg, rispetto ai 158 mmHg alla presisone ambientale, facilitando gli scambi gassosi.
Se l'immersione è protratta, il subacquo per l'impegno psico-fisico, consuma ossigeno la cui pressione parziale si riduce, nel frattempo ad un valore molto basso ma ancora sufficiente a garantire lo scambio con il sangue.
Il subacquo ancora in pieno benessere decide di risalire. Durante la risalita la pressione ambiente diminuisce, tanto maggiomente quanto più ci si avvicina alla superficie, e proporzionalmente aumenta il volume polmonare.
A questo punto si verifica la brusca caduta della Pp dell'ossigeno nel miscuglio gassoso.
A -10 metri la presisone ambiente è dimezzata (da 4 ata  a 2 ata) il volume polmonare aumentato e la Pp dell'ossigeno, scesa a 50 mmHg, non è sufficiente a garantire gli scambi gassosi. Il subacquo cosi perde i sensi e và in sincope anossica per apnea prolungata.
Sottostanno a questa legge anche azoto ed anidride carbonica il cui comportamento è condizionato dalle rispettive Pp.

Legge di Boyle

A temperatura costante la pressione esercitata da un gas all'interno di un contenitore è inversamente proporzionale al volume del contenitore stesso. Ovviamente è vero anche l'opposto, cioè che  a temperatura costante il volume di un gas è inversamente proporzionale alla pressione cui è sottoposto.
Questo principio è importantissimo per l'apneista le cui cavità sono piene d'aria.
Al livello del mare alla pressione atmosferica di 760 mmHg pari ad 1 atm. immettendo 5 litri d'aria all'interno di un palloncino portato alla profondità di 10 metri, e quindi alla pressione di 2 atmosfere,  il suo volume diminuirà in rapporto diretto con l'aumento della pressione, riducendo a metà del volume iniziale a 20 metri di profondità alla pressione di 3 ata, il suo volume si ridurrà ad 1/3 del volume iniziale.
Pertanto con l'aumentare della profondità, e quindi della pressione, il volume del palloncino diminuitrà proporzionalmente, cosi come, nel caso opposto, riportato in superficie, con diminuire della pressione, ci sarà un aumento dle suo volume fino alla dimensione ideale.
Considerando la situazione di un apneista in immersione in fase di discesa, l'aria contenuta nelle varie cavità del corpo diminuirà di volume con l'aumentre della pressione ambientale ed aumenterà, ai valori iniziali in fase di risalita.

Cosa succede se ci immergiamo in un fluido

Il principio di Pascal afferma che la pressione esercitata da un fluido compresso si distribuisce in modo uniforme su tutta la superficie.
Quindi quando ci immergiamo in un fluido riceveremo una pressione su tutta la superficie e anche la nostra superficie eserciterà la medesima pressione.
Un'altra conseguenza del principio di Pascal è che se due contenitori pieni di gas vengono messi in comunicazione, il gas fluirà da un contenutore alla'ltro equilibrando la pressione.
Allo stesso modo la pressione dei polmoni sara uguale alla pressione dell'aria respirata, quindi in montagna sarà leggermente inferiore della pressione di 1atm al livello del mare.
Pertanto durante un'immersione la pressione del gas che avvolge il sub è uniforme su tutta la superficie, controbilanciata dalla incomprimibilità dei liquidi, mentre i gas contenuti nei polmoni ridurranno il volume a seconda della pressione esterna.

venerdì 26 aprile 2013

Attrezzatura per le successive uscite in mare.

L'equipaggiamento oltre ad essere abbastanza semplice è di grande durata e pertanto dopo aver affrontato la spesa iniziale, si possono effettuare moltre immersioni, nello specifico qual'ora si voglia intraprendere qualche immersione in mare sono necessari le seguenti attrezzature:
La muta, in commercio ne esistono di varie marche, sono costituite da uno speciale materiale sintetico denominato "neoprene", normalmente sono in due pezzi, pantaloni e giacca con cappuccio, permettono l'ingresso di una piccola quantità d'acqua che poi viene riscaldata dal corpo umano e contribuirà  a mantere la temperatura alta durante l'immersione, sono prive di cerniere e ciò contribuisce a renderle isolanti, l'elasticità e la leggerezza del neoprene è dovuta ad una miriadee di cellette presenti al suo interno.
Esistono di ogni spessore, che variano da mm.1,5 di solito usate in piscina, a 3 e 5 mm per le uscite marine fino ad arrivare a 7 mm. per climi rigidi.
La muta dell'apneista è in neoprene liscio spaccato, che và direttamente a contatto con la pelle, offrono resistenza, trattengono il calore ed in caso di tagli possono essere riparate con delle colle che si trovano facilmente in commercio.
Per indossarle nelle uscite marine è necessario  bagnarle dall'interno per farle scivolare meglio.

Guanti e calzari, sono utili perchè proteggono dal freddo ed i guanti prevengono delle abrasioni ai piedi con la scarpetta della pinna, mentre i guanti sono utili per prevenire delle microlesioni dovute al contatto con i fondali.

Pinne, ne esistono di vari materiali che vanno dalla scarpetta in gomma alla pala in tecnopolimero, ovvero quelle con pala in carbonio piu elastica ma anche più costosa. Naturalmente consigliamo alle persone che vogliano inziare l'apnea di acquistare  delle pinne in polimero, lasciando le pinne in carbonio agli apneisti con maggiore esperienza.
Maschera; ne esistono in commercio di svariate marche costruite con delle gomme morbide ed in grado di adattarsi al viso, sono piu indicate quelle bioculari, al momento dell'acquisto è consigliabile di poggiarla sul viso respirare profondamente e se sarà della misura giusta non cadrà  a terra.
Cintura  e pesi, sono necessari un a cintura in corda di nylon con chiusura  metallica  a sgancio rapido e dei pesi di piombo ne vederemo in seguito il loo utilizzo.










Materialmente cosa ci succede quando ci immergiamo?

Il nostro corpo qual'ora ci immergeremo in acqua sarà sottoposto a tutta una serie di sollecitazioni.
Abbiamo già parlato in precedenza del riflesso d'immersione e della brachicardia.
Ma ora dobbiamo iniziare a conoscere  alcune nozioni di fisica che ogni apneista dovrà fare proprie.
Forza: in assenza di sollecitazioni esterne qualsiasi corpo rimane nel suo stato di quiete o di moto lineare uniforme (principi di inerzia).Le sollecitazioni in grado di mutare lo stato di quiete sono dette forze. la definizione di forza è F=m x a ove f è la forma, m la massa e a l'accelerazione provocata dalla forza.

Peso, il peso del corpo è la forza che esso esercita in viirtu della gravità

Peso specifico, il peso specifico di una sostanza è il peso di un volume unitario della sostanza stessa l'unità di misura è il grammo, la formula del peso specifico è il peso diviso il volume.


Pressione la pressione è la forza diviso una superficie, per comprendere appieno la pressione dobbiamo conoscere l'esperimento di Torricelli:
L'aria presente nell'atmostera è composta da:
Azoto 78%, ossigeno 21%, anidride carbinica e altri gas 1%, questa miscela trattenuta sulla terra forza di gravità costituisce una vera e propria materia, con una propria massa un proprio peso specifico e che conseguentemente esercita una pressione in ogni direzione sulla superficie dei corpi.
L'amostefa esercita una pressione media di 1 Kg/cm2 (o 760 mm di mercurio) che chiameremo pressione atmostferica.
La pressione sul livello del mare è pari a 1 Kg/cm2, diminuisce leggermente in montagna.
L'esperimento di Torricelli, nel suo celebre esperimento il collaboratore di Galileo nel 1643, riempì una colonna di vetro chiusa ad una estremità, con del mercurio immerse la parte aperta in una bacinella contenente anch'essa mercurio, quindi osservo che il livello del liquido scendeva sino ad un'altezza di 760 mm dal livello della vascheta.
Questo faceva comprendere che la pressione esercitata dalla colonna di mercurio alta 760mm equilibrava la pressione esercitata dall'atmosfera sulla superficie libera del mercurio nella bacinella.
Poiche una colonna di mercurio di 760 mm di altezza e di 1 cm di base pesa 1kg. si può affermare che la pressione al livello del mare è di 1kg /cm2.
Considerando che il peso specifico del mercurio è 13,6 volte superiore maggiore di quello dell'acqua, una colonna d'acqua

Torniamo all'allenamento in piscina

Abbiamo detto che abbiamo una discreta esperienza di piscina, ma ci siamo accorti che il solo nuoto in vasca non ci basta più, sentiamo il bisogno di uscire dal perimetro della vasca di soli 25 metri, ma abbiamo il timore di non saperci muovere con sufficiente sicurezza in acque aperte.
Possiamo iniziare ad effettuare una serie di piccoli e facili esercizi da praticare a bordo vasca.
Con le mani sul bordo della piscina ad un'altezza superiore ai due metri possiamo iniziare a riempire completamente i polmoni d'aria  e cercare mantenendo la posizione verticale di sostenerci in acqua, una volta lasciate le mani dal bordo e poste in posizione verticale dovremmo galleggiare e rimanere immobili con il livello l'acqua compreso tra il mento ed il labbro inferiore.
Questo primo esercizio che deve contribuire a farci prendere consapevolezza con noi stessi lo ripeteremo piu volte, quindi possiamo iniziare a svuotare i polmoni d'aria ed a cercare di fare dei primi affondamenti in acqua. Il primo approccio con questo esercizio ci può apparire innaturale ma dobbiamo cercare di trovare il coraggio di svuotare i polmoni facendo uscire dalla bocca velocemente quanta più aria possibile e lasciarci affondare nella ricerca di raggiungere il pavimento della piscina.
Questo esercizio è il vero scoglio iniziale per chi voglia iniziare l'attività di apnea, inizialmente potremmo iniziare qualche difficoltà nell'affondamento, non dovremmo scorragiarci ma ripetere l'esercizio più e più volte per raggiungere il pavimento della piscina, per tornare in superficie bisogna aiutarsi con delle gambate  a rana.

Iniziamo a pensare ad andare sott'acqua

Una persona che intende iniziare ad andare sott'acqua deve pensare di doversi adattare a delle condizioni psico-fisiche nuove, con stimoli del tutto diversi dal normale vivere quotidiano.
La prima cosa che bisogna fare è quella di ricercare di stare bene nell'acqua e sott'acqua, e nel cercare di raggiungere quella che viene definita "acquaticità e subacquticità".
Naturalmente iniziare ad andare sott'acqua prevede che il nostro organismo debba avere delle modificazioni, perlopiù per l'aumento della pressione a cui è sottoposto l'organismo, ma di questo argomento ne parleremo più avanti.
E' bene pensare che l'apnea, almeno inizialmente deve essere fatta in acque calde, in compagnia di altre persone ed in totale sicurezza, perchè si vuole ricercare una sensazione di benessere, nel pieno rispetto dell'ambiente marino, che dovremmo cercare di conoscere e rispettare.
Ma per iniziare una corretta apnea si deve pensare che l'apnea deve essere praticata nel più completo rilassamento, con gioia e divertimento e non deve mai essere praticata quando non ci si sente nel pieno delle energie.
Con il tempo sarà utile fare delle conoscenze di Yoga e di tecniche della respirazione.
Ma al tempo stesso essendo l'apnea una disciplina sportiva che richiede un certo impegno è opportuno fare una visita medica in un centro di medicina sportiva, che possa controllare oltre ad una visita medica generale, uno specifico controllo dell'apparato respiratorio con l'esame spirometrico, l'elettrocardiogramma con prova di sforzo, della vista e dell'udito,  normalmente il certificato ha durata di un anno.














Une personne qui a l'intention de commencer à aller sous l'eau de penser à avoir à s'adapter aux nouvelles conditions psycho-physiques, avec des stimuli complètement différentes de la vie quotidienne normale.
La première chose à faire est de chercher à être à l'aise dans l'eau et sous l'eau, et en essayant d'atteindre ce qu'on appelle "les sports aquatiques et subacquticità."
Naturellement commencer à aller sous l'eau prévu que notre corps a besoin d'avoir quelques changements, surtout à l'augmentation de la pression d'être mis sur le corps, mais nous allons discuter de ce sujet plus loin.
Il est bon de penser que l'apnée, du moins au début doit être faite dans les eaux chaudes, en compagnie d'autres personnes et totalement sûrs, parce que vous voulez rechercher une sensation de bien-être, dans le plein respect de l'environnement marin, nous devrions chercher à savoir et le respect.
Mais pour commencer une bonne apnée apnée, vous devez penser qui doit être pratiqué en toute détente, de joie et de plaisir et ne doit jamais être pratiqué lorsque vous ne vous sentez pas dans plein d'énergie.
Avec le temps sera utile à la connaissance des techniques de yoga et de respiration.
Mais dans le même temps être l'apnée un sport qui nécessite un certain engagement est nécessaire d'effectuer un examen médical dans un centre de médecine sportive, qui peut être surveillé en plus d'un examen médical général, un contrôle spécifique de l'appareil respiratoire à l'examen spirométrie, électrocardiogramme avec épreuve d'effort, la vision et l'ouïe, le certificat dure normalement un an.

A chi si rivolge...

A persone che abbiano passione per il mare, siano dei discreti nuotatori e vogliano mettersi in gioco.
Le motivazioni che ci possono spingere a praticare un attività subacquee sono soprattutto di natura inconscia, ci si stacca dalla vita abituale e ci si immerge in un mondo ignoto con sensazioni del tutto nuove, immergersi nel profondo blu, significa ricercare delle sensazioni del tutto nuove e provare un profondo senso di libertà.

Iniziare è facile,  si richiede un'attrezzatura minima, normalmente si inizia frequentando una piscina, ove di solito vengono offerti dei corsi di preparazione per ogni livello, ma andiamo con ordine.

Normalmente bisogna almeno avere delle conoscenza di base del nuoto, sia a stile libero, sia  a rana quest'ultimo richiede una particolare attenzione perchè nelle immersioni a corpo libero (ossia senza le pinne), si fà un grande uso di questo stile.
La rana viene considerata lo stile dell'apneista (sempre negli esercizi a corpo libero).
 Acquisire la conoscenza di questo stile di solito richiede un certo tempo, proprio perchè il movimento della gambata non è naturale.
Per i neofiti è quindi opportuno iniziare a praticare alcune serie di vasche con ruoto a rana.














Pour les gens qui ont la passion pour la mer, sont très bons nageurs et veulent s'impliquer.
Les raisons pour lesquelles nous pouvons pousser à forer les activités de plongée sont soprattuutto de nature inconsciente, il est détaché de la vie ordinaire et plongez dans un monde inconnu avec des sentiments tout à fait nouveau, plonger dans le bleu profond, cela signifie que la recherche de sensations totalement nouvelles et éprouver un profond sentiment de liberté.

Prise en main est facile, il nécessite un minimum d'équipement, normalement, vous commencez à assister à une piscine, où ils sont généralement offerts des cours de préparation à tous les niveaux, mais commençons par le commencement.

Normalement, vous devez au moins avoir quelques connaissances de base de la natation, à la fois en nage libre, brasse et celle-ci nécessite une attention particulière, car dans le corps plongée libre (c'est à dire sans palmes), il fait un grand usage de cette section.
La grenouille est considérée comme la dell'apneista de style (toujours dans exercices de poids corporel).
  Acquérir des connaissances de ce style prend généralement un certain temps, tout simplement parce que le mouvement de la Gambata n'est pas naturelle.
Pour les débutants, il est donc approprié de commencer à pratiquer certaines séries de piscines avec je tourne une grenouille.




















Für Menschen, die Leidenschaft für das Meer, sind sehr gute Schwimmer und wollen sich engagieren.
Die Gründe, dass wir schieben, um ein Tauchaktivitäten bohren können, sind vor allem unbewussten Natur gibt es von gewöhnlichen Leben losgelöst und tauchen Sie ein in eine unbekannte Welt mit ganz neuen Gefühlen, tauchen Sie ein in das tiefe Blau, bedeutet es, die Suche nach Empfindungen völlig neue und erleben ein tiefes Gefühl von Freiheit.

Der Einstieg ist einfach, es erfordert eine minimale Ausrüstung, brauchen Sie normalerweise an einer Pool, wo sie in der Regel Vorbereitungskurse angeboten werden für alle Ebenen, aber das Wichtigste zuerst zu starten.

Normalerweise müssen Sie zumindest einige Grundkenntnisse des Schwimmens, sowohl im Freistil, Brustschwimmen und letzteres erfordert besondere Aufmerksamkeit, da in Tauchen freien Körpers (dh ohne Flossen), es einen großen Einsatz in diesem Stil macht.
Der Frosch wird als der Stil dell'apneista (immer in Körpergewicht Übungen).
  Erkenntnisgewinn dieser Art dauert in der Regel einige Zeit, nur weil die Bewegung des gambata nicht natürlich ist.
Für Neulinge ist es daher angebracht, die anfangen zu üben einige Reihe von Pools mit ich einen Frosch zu drehen.

















人谁对大海的激情,是相当不错的游泳和想涉足。
的原因,我们可以推钻一个潜水活动主要是无意识的性质,有脱离平凡的生活,沉浸在一个未知的世界,全新的感情,跳入深蓝色的,这意味着寻找全新的感觉,体验到一种深刻的意义上的自由。

入门很容易,它需要最少的设备,通常你开始参加一个游泳池,在那里他们通常是各级提供预备课程,但首先第一件事情。

通常情况下,你必须至少有一些基本知识,游泳,自由泳,蛙泳,而后者则需要特别注意,因为在潜水自由身(即不带散热片),它使一个伟大的使用这种风格。
青蛙被认为是风格的dell'apneista总是在体重演习。
 获取知识的这种风格,通常需要一些时间,只是因为的gambata运动是不自然的。
对于新手,因此,它是适当的开始练习我旋转池青蛙的一些系列。


giovedì 25 aprile 2013

Torniamo all'attrezzatura per la piscina

Dobbiamo cercare un'attrezzatura semplice e confortevole, costume, cuffia  e occhialini per la piscina eventualmente qual'ora la temperatura dell'acqua della piscina non dovesse essere di nostro gradimento possiamo aiutarci  con un gilet in neoprene  da 2 mm..
Ma ora dobbiamo pensare anche a svolgere un allenamneto in acqua che ci sostenti nelle future immersioni.
Durante il nostro allenamento dovremmo ricercare di trovare la giusta forza interiore, e migliorare constantemente il nostro stato di forma, particolarmente utile sono delle serie di vasche a rana ove cercheremo di fare anche due gambate per una respirazione, cercando quindi iniziare il nostro approccio all'apnea.
Quindi possiamo effettuare una serie di vasche con una tavoletta muovendo solo le gambe, questo esercizio ci risulterà utile non appena metteremmo le pinne.
Al termine de nostro allenamento cercheremo di riprendere ad effettuare per qualche minuto gli esercizi di affondamento che abbiamo visto in precedenza.

Definizione di apnea statica

L'apnea statica è il primo passo,  per definizione l'apnea è la cessazione o sospensione dell'attività respiratoria, è quindi un'attività con cui l'uomo volontariamento sospende la respirazione, semplicemente immergendo il viso nell'acqua.
Questa attività deve essere svolta in piscina sempre con un collega pronto ad intervenire, quest'ultimo dovrà sempre tenere d'occhio il collega che starà effettuando l'esercizio. Normalmente l'apnea statica viene svolta da due persone dello stesso livello, ognuna delle quali pronta ad intervenire ed a prestare eventuale assistenza.
E' un'attività che può essere considerata noiosa, proprio per la sua natura, ma permette di abbassare il livello del battito cardiaco, fornisce la possibilità di avere un'introspezione del proprio stato d'anino.
Al momento dell'immersione in acqua ne scaturiscono una serie di reazioni del sistema cardiaco - respiratorio che vengono definite "riflesso d'immersione", finalizzate alla dimunizione del consumo d'ossigeno, che provocano diminuzione del battito cardiaco, concentrazione del sangue negli organi centrale (cuore e polmoni) e diminuzione della circolazione sanguigna periferica.
La diminuzione della frequenza cardiaca viene definita "brachicardia".