E' fondamentale per la comprensione dei fenomeni che si verificano nell'organismo di un apneista durante un'immersione specie se ad elevata profondità.
La Legge di Dalton afferma che, in una miscela di gas, ogni componente partecipa alla pressione totale in modo proporzionale alla sua presenza percentuale, la presisone di ogni componente si dice pressione parziale del componente stesso.
Avendo quindi una miscela di gas ad una certa pressione la Pp dei singoli componenti si trova moltiplicando la pressione totale per le rispettive percentuali divise per cento.
E' importante conoscere questi fenomeni perchè la Pp di un gas influenza gli effetti biologici del gas stesso, e le sue interazioni con il corpo umano provocando effetti sul metabolismo variabili a seconda delle Pp a cui il gas è disponibile. Variando la pressione rimane invariata la percentuale dei gas componenti il miscuglio. Con il variare della pressione dell'aria, varierà anche la Pp dei singoli gas componenti il miscuglio ma con le loro percentuali.
Ad esempio a 2 atm l'ossigeno avrà una Pp pari a circa il 20% del totale (0,4 atm pari a circa 304 mmHg), l'azoto invece avrà una Pp pari a circa l'80% del totale (1,6 atm/1,216 mmHg) secondo la formula:
PpN2 = 2x80/100 = 1,6 atm = 1,216 mmHg
PpO2 = 2 x 20/100 = 0,4 atm = 304 mmHg
L'ossigeno è presente nell'aria in una percentuale pari acirca il 20 % e puo essere respirato ed assimilato dal nostro organismo a livello polonare, con una pressione parziale minima di 100 millibar (75 mmHg).
Ciò significa che se l'aria respirata avesse la pressione di 1 atm )PpO2 pari a200 millibar = 152 mmHg) si potrebbe estrarre metà dell'ossigeno fino alla pressione limite di 60 mmHg, in profondità, dove la PpO" si innalza, gli scami gassosi sono facilitati. Questo fenomeno, apparentemente favorele all'apneista lo espone al richio di una sincope innrisalita.
Considerando un subacquo con una capacità polmonare di litri 6 che si immerge ad un profondità di -30 mt. La presisone esterna e quella intrapolmonare passano da 1 a 4 ata id il volume polmonare si riduca ad 1/4 (1,5 lt), la pressione dell'ossigeno è aumentata a 636 mmHg, rispetto ai 158 mmHg alla presisone ambientale, facilitando gli scambi gassosi.
Se l'immersione è protratta, il subacquo per l'impegno psico-fisico, consuma ossigeno la cui pressione parziale si riduce, nel frattempo ad un valore molto basso ma ancora sufficiente a garantire lo scambio con il sangue.
Il subacquo ancora in pieno benessere decide di risalire. Durante la risalita la pressione ambiente diminuisce, tanto maggiomente quanto più ci si avvicina alla superficie, e proporzionalmente aumenta il volume polmonare.
A questo punto si verifica la brusca caduta della Pp dell'ossigeno nel miscuglio gassoso.
A -10 metri la presisone ambiente è dimezzata (da 4 ata a 2 ata) il volume polmonare aumentato e la Pp dell'ossigeno, scesa a 50 mmHg, non è sufficiente a garantire gli scambi gassosi. Il subacquo cosi perde i sensi e và in sincope anossica per apnea prolungata.
Sottostanno a questa legge anche azoto ed anidride carbonica il cui comportamento è condizionato dalle rispettive Pp.
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