Sono stati trovati al largo di Golfo Aranci i resti della nave affondata 71 anni fà, da allora nessuno ne aveva più visto lo scafo, si tratta di una nave cisterna appartenuta alla marina militare italiana poi a quella tedesca, grazie al lavoro svolto dai sub del Centro Orso Diving di Poltu Quatu. Il 30 ottobre sono riusciti in un impresa straordinaria, rintracciando su un fondale di 80 metri il relitto
della cisterna, silurata e affondata il 13 ottobre del 1942 dal sottomarino
britannico Utmost mentre era in navigazione, senza carico, dalla Maddalena a
Civitavecchia.
Nelle zone marine della Sardegna sono ancora presenti numerosi relitti di navi da guerra di cui non si conosce l'esatta posizione, solo di recente un altra scoperta ha permesso di rintracciare il relitto della Corrazzata "Roma".
La Nautilus ribattezzata Languste dai tedeschi che la avevano requisita alla
Marina militare italiana, giace sul fianco dritto, e risulta sorprendentemente
integro. Nonostante sia stata silurata è infatti colata a picco senza prendere
fuoco».
Di solito i relitti vengono scoperti dai pescatori, poichè le loro reti a strascico si impigliano sulle navi affondate, in questo caso la Nautilus è poggiata vicino a
una secca, che veniva evitata dai pescatori per evitare di buttare le loro reti.
La Nautilus-Languste, nave cisterna costruita nel 1921 nei cantieri Krupp a Kiel, stazza di 2.070 tonnellate e lunghezza di 87,59 metri, si
è mantenuta per 71 anni invisibile, sino all’arrivo dei cercatori dei relitti.
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